logo

SHINING SPLASHS

  • 01_SHINING_SPL
  • 02_SHINING_SPL
  • 03_SHINING_SPL
  • 04_SHINING_SPL
  • 05_SHINING_SPL
  • 06_SHINING_SPL
  • 07_SHINING_SPL
  • 08_SHINING_SPL
  • 09_SHINING_SPL
  • 10_SHINING_SPL
  • 11_SHINING_SPL
  • 12_SHINING_SPL
  • 13_SHINING_SPL
  • 14_SHINING_SPL
  • 15_SHINING_SPL
  • 16_SHINING_SPL
  • 17_SHINING_SPL
  • 18_SHINING_SPL
  • 19_SHINING_SPL
  • 20_SHINING_SPL
  • 21_SHINING_SPL
  • 22_SHINING_SPL

Project Description

Shining Splashs è un progetto fotografico sviluppato a Roma tra il 2022 e il 2023 che racconta la storia del campione di nuoto paralimpico Federico Bassani.

Federico, nato a Roma nel marzo del 1996, perde completamente la vista all’età di 5 anni a seguito di un tumore alla retina (retinoblastoma bilaterale).

Federico però, anche grazie al sostegno e alla determinazione dei genitori, non si abbandona allo sconforto ma continua a coltivare quella grande passione per il nuoto e per l’acqua che sin da bambino aveva scoperto.

E’ grazie a questa passione che all’età di 17 anni arriva la svolta che cambia la sua vita: “Ho iniziato a praticare nuoto all’età di cinque anni, appena persa la vista, ma ho iniziato ad allenarmi a diciassette, a seguito della chiamata di una squadra che cercava atleti disabili”.

E’ il momento decisivo: nel 2018 entra a far parte della nazionale di nuoto paralimpico, successivamente diventa detentore del record italiano nei 50m stile S11 (categoria non vedenti) e nei 100m rana S11 (categoria non vedenti).

Nel 2021 partecipa a Tokyo alla sua prima paralimpiade in vasca sui 100m rana, traguardo che considera ancora oggi come il momento sportivo più bello della sua carriera.

Lo sport è il momento in cui sono solo io che riesco a esprimere me stesso all’interno della vasca”. Del nuoto ama soprattutto la libertà di movimento: “È uno dei pochi sport in cui un non vedente non ha bisogno di una guida per il movimento”. L’atleta a cui si ispira non è un nuotatore: “Ho sempre apprezzato Alex Zanardi per il suo spirito combattivo e la sua forza di volontà”.

Ha fatto suo il titolo di una canzone di Caparezza “Devi fare ciò che ti fa stare bene” e il nuoto lo fa stare bene perché nell’acqua “sei solo tu e lei“.

Anche la storia di Federico ripercorre perfettamente il senso che l’autore ha voluto esprimere con l’intero progetto fotografico LET’S FLY.

Perdere la vista è un evento profondamente drammatico per qualsiasi essere umano e per un bambino di 5 anni forse lo è ancora di più.

Ma grazie alla straordinaria sensibilità che Federico aveva sviluppato nei primi anni di vita nel rapporto con l’acqua, riesce a trovare una nuova nascita, nonostante la malattia e la conseguente disabilità visiva. E’ per questo che ha trovato nell’acqua la sua dimensione di riscatto, tanto da aver abbandonato altri sport praticati in precedenza (come il baseball per non vedenti) che non hanno ricreato in lui quelle immagini interiori di sé che col nuoto si sono invece formate, consentendogli di raggiungere successi razionalmente non immaginabili.

Grazie a questa dimensione ritrovata, oggi Federico è Laureato in Ingegneria Clinica, sta studiando per conseguire la laurea magistrale in Ingegneria Biomedica perché il suo obiettivo è quello di partecipare alla ricerca sull’occhio bionico.

E’ appassionato di cucina e ama suonare la chitarra acustica.